Come prepararsi al meglio per l’esame di maturità

Tutti i diplomati ci sono passati. E tutti gli studenti dovrebbero farlo (almeno quelli che proseguono il percorso di studi): è l’esame di maturità che chiude il ciclo della Scuola Superiore portando il ragazzo nel mercato del lavoro, se non vuole iscriversi a Master/Università/Corsi, oppure lo lanciano verso il secondo step del proprio percorso didattico, cioè la laurea, Magistrale o Triennale che sia.

Ma come preparare al meglio l’esame di maturità? C’è chi si affida al caso, chi invece studia ogni giorno, anche oltre più del dovuto. Bisogna trovare un giusto compromesso affinché tu non perda troppo tempo nello studiare e, all’opposto, arrivare impreparato.

Innanzitutto, il primo consiglio è quello di non ridurti all’ultimo minuto. Puoi, infatti, preparare l’esame di maturità…già durante l’ultimo anno. Perché se studi con costanza tutti i 9 mesi scolastici, la tesina sarà soltanto una ripetizione di ciò che hai studiato e, quindi, ci metterai pochissimo tempo. Certo, dovrai approfondire alcune tematiche ma in un contesto dove tu sei già preparato.

Non provare a cercare scappatoie. Con internet, infatti, basta digitare alcune parole chiave su Google per riuscire ad approfondire tutto ciò che ti serve. L’esame, però, non te lo fa Google ma lo fai tu stesso. E, quindi, imparare a memoria ciò che trovi su Wikipedia non è sempre la soluzione adatta. Oppure copiare integralmente da un sito. Come tu ti connetti su internet, anche gli insegnanti lo fanno e questa leggerezza potrebbe costarti anche l’esame stesso. Quindi, se vuoi aiutarti con internet cerca almeno di fare un lavoro a parole tue, senza copiare ma semplicemente prendendo spunto da ciò che trovi. Mettici, insomma, del tuo in quello che fai, senza alcun tipo di problema.

E, a ciò, allega anche qualche tua ricerca personale. Non ti limitare soltanto a quello che leggi ma approfondisci, trova documenti dell’epoca e prova a rendere davvero unico il tuo lavoro. Ad esempio, affianca la storiografia alla storia: in questo modo, potresti avere ulteriori spunti per fare un compito che non dimenticherai facilmente. 

La storiografia è, infatti, lo studio degli eventi passati mediante i documenti ufficiali, quelli di repertorio e, anche, degli storici. Studiando da lì, infatti, potrai trovare nuovi collegamenti per la tua mappa concettuale e pianificare al meglio tutti le connessioni tra le varie materie.

Come succede in tutti gli ambiti, per sorprendere devi dare qualcosa in più, devi andare oltre il classico compitino. E, per questo, oltre a ricercare le varie fonti (qui Google ti aiuta parecchio) dovrai fare un percorso didattico regolare, senza lasciare ‘buchi’ o, comunque, senza perderti qualche argomento in particolare, di qualsiasi materia studiata.

Il segreto, quindi, per fare un buon esame di maturità è proprio quello di essere costante nel corso degli anni. Perché, in effetti, al netto di un colloquio e di test scritti brillanti, il voto è deciso anche e soprattutto dal percorso dei cinque anni e in particolare dell’ultimo anno. E non è detto che sia per forza un aspetto negativo