Non è più il tempo di acquistare le auto. Non è una frase fatta nemmeno un’opinione. Ma, a dirlo, sono i numeri. Al netto del CoronaVirus, che ha ‘stoppato’ la gran parte delle attività produttive, sono sempre più gli italiani vogliosi e desiderosi di noleggiare una macchina. Il motivo? Ne sono tanti, ma uno per tutti è la libertà di poter cambiare la macchina quando vuoi. Quando scade il contratto, puoi decidere di optare per un’altra vettura. Oppure, a conti fatti, il risparmio è davvero notevole.
Ma, a proposito di veicoli, in questo approfondimento analizzeremo le citycar: quali sono quelle che sono da noleggiare?
La prima è la Hyundai i10, una delle novità della compagnia asiatica. Oseremo dire che è la citycar ‘perfetta’, non perché sia necessariamente la migliore di tutte ma proprio perché rappresenta, nel bene e nel male, tutte le proprietà che può avere una citycar: piccola, non troppo potente, non troppo capiente e che, forse, soffre un po’ troppo le salite e l’installazione di un impianto a gas. Del resto, con le dimensioni di 3.670 millimetri in lunghezza, 1.680 millimetri in larghezza e 1.480 millimetri in altezza puoi metterla dappertutto.
Ma, ovviamente, non è certamente l’unica. Su portali dedicati al noleggio come quello di Finrent.it (https://finrent.it) puoi scegliere quale macchina noleggiare tra quelle presenti nel suo vastissimo catalogo. Un catalogo in cui trova spazio anche la Fiat 500 1.2. Una ‘parente’ della Panda – del resto, la casa ‘madre’ è la stessa – con un consumo di 6 litri ogni 100 chilometri. Così come per tutte le auto, sono compresi tutti i vari benefit di un noleggio, tra cui il fatto che l’assicurazione, il bollo e il tagliando sono compresi nel prezzo. Disponibile anche in più colorazioni.
Al terzo posto – non certo per classifica, ma soltanto per enunciazione – troviamo la Ford Fiesta 1.1 da 75 cavalli. In questo caso, però, potrebbe esserci il bisogno di pagare un maxi anticipo iniziale superiore ai 3mila e intorno anche, in alcuni casi, ai 5mila. La caratteristica? Che ‘esce’ già con l’impianto a gas e, quindi, proprio sull’unico aspetto dove è difficile risparmiare con il noleggio, puoi comunque non vedere il portafoglio leggero. Ovviamente, sono disponibili varie versioni, da una vernice particolare a un particolare optional. A seconda di ciò che ti ispira.
L’abbiamo menzionata prima e l’abbiamo messa in questa nostra lista. Si tratta della Fiat Panda, una delle auto più noleggiate in assoluto. Sono tanti i motivi di questo boom e il primo è sicuramente legato ai consumi: la versione 1.2 benzina Euro 6 consuma meno di 5 litri ogni 100 chilometri. Ma non è solo questo: è la citycar probabilmente più famosa in Italia, quella che fa tendenza, che è riuscita negli anni a reinventarsi senza perdere il suo tradizionale spirito. Potenza da 70 cavalli e, generalmente, è possibile noleggiare sia versano un anticipo che caricando le rate.
Se parliamo di consumi, c’è un’altra vettura che, addirittura, supera la Panda in tal senso. Si tratta della Citroen C1 berlina 1.0 VTi72 S&S Feel. Vuoi sapere quanto consuma? Solo 3,7 litri ogni 100 chilometri. Per intenderci, se un litro di benzina costa 2€ (cifra massima praticamente) con meno di 8 euro faresti la bellezza, appunto, di 100 chilometri.
Ma non è solo questo il vantaggio. C’è, ovviamente, anche dell’altro. Una macchina molto piccola che, sicuramente, è perfetta per le città perché ti permette di trovare subito parcheggio da un lato e, dall’altro, di riuscire a imbucarti anche nel traffico. Anche per questa vettura, sono previste varie optional e, inoltre, è possibile sia avere una rata più leggera, quindi con un anticipo iniziale, che smaltire questo anticipo nelle varie rate.
Non vogliamo far torto a nessuna citycar ma, queste, ci sembrano le ideali per chi vuole un veicolo che permetta di girare comodamente per le strade cittadine, dove il numero delle macchine cresce a dismisura. E, con le tasse che aumentano e la crisi economica che non permette di fare numerosi investimenti, il noleggio di una citycar può essere un’arma importante per non privarsi di un mezzo di trasporto che, ancora oggi, può tranquillamente dire la sua. A patto che riesca a evolversi come sta facendo.